Nel cuore della valle del vino e del paesaggio viticolo che si ammira dal Castello medievale di Guardia Sanframondi si staglia Castelvenere, il salotto vitato della Campania.
Castelvenere è nota per essere tra i comuni più vitati d’Italia: su circa 15 kmq di territorio conta oltre 1000 ettari di vigneti dai quali si producono vini, tutelati con i marchi di qualità, ormai famosi in tutto il mondo.
La valle è celebre per la produzione – tra gli altri vini che caratterizzano il territorio (Piedirosso, Greco, Coda di volpe, Fiano, Beneventano, etc.) – dell’Aglianico e della Falanghina.
In questo contesto, Castelvenere si caratterizza per aver conservato anche una particolare e peculiare biodiversità. E’ tipica di Castelvenere, infatti, la produzione di alcuni vini di nicchia, derivati da vitigni autoctoni, tra i quali spiccano, su tutti, un prelibato rosso fin qui conosciuto come Barbera del Sannio per il quale è in corso l’iter per il riconoscimento del nome Camaiola e un particolare bianco, l’Agostinella.
La produzione regina, in termini di identificazione del territorio, resta, tuttavia, la Falanghina.
Castelvenere è sede della più antica festa del vino del Mezzogiorno d’Italia (che si celebra l’ultimo weekend di agosto di ogni anno), è stata Capitale Europea del Vino nell’anno 2019 e fa parte dell’associazione nazionale delle città del vino.