“Il turismo delle radici – rientra nella strategia integrata per la ripresa del settore del turismo nell’Italia post covid-19”, inserito nell’ambito dell’Investimento 2.1 “Attrattività dei borghi” incluso nella Missione 1 Componente 3 “Turismo e cultura” del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza del costo complessivo di euro 1,02 miliardi, di cui è Amministrazione titolare il Ministero della Cultura (di seguito MiC), per l’importo complessivo di 20 milioni di euro, di cui è Amministrazione attuatrice il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale (di seguito MAECI) e in particolare la Direzione Generale per gli Italiani all’Estero (di seguito DGIT).
Italea è il programma di promozione del turismo delle radici, lanciato dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale all’interno del progetto PNRR e finanziato da Next Generation EU per il periodo 2022-2025 che mira ad attrarre italiani all’estero e italo-discendenti intenzionati a scoprire i luoghi e le tradizioni delle proprie origini. Italea fornisce un insieme di servizi per agevolare il viaggio in Italia, grazie anche all’organizzazione capillare costituita da venti gruppi, uno per ogni regione italiana, che avranno cura di informare, accogliere e assistere i viaggiatori delle radici.
Il nome Italea deriva da “talea”, una pratica con cui si consente ad una pianta di propagarsi, recidendone una parte e ripiantandola altrove, dandole una nuova vita, facendo crescere nuove radici: proprio com’è accaduto con le migrazioni dei nostri connazionali nel corso dei decenni passati. Questo programma rappresenta la riconoscenza della “pianta madre” al proprio fiorire nel mondo. Da qui, da tutto il mondo, i discendenti degli Italiani emigrati all’estero ritornano nel paese dei loro antenati, come appassionati ricercatori, ricostruiscono l’albero genealogico della loro famiglia alla ricerca di un passato per alimentare di nuova linfa il loro quotidiano. “Bentornati a casa” Benvenuti ai Riti Settennali 2024 di Guardia Sanframondi.
I Comuni che aderiscono al “Turismo delle Radici” sono chiamati a:
- sensibilizzare la comunità locale in merito all’accoglienza dei turisti delle radici nel corso dei viaggi alla scoperta della propria storia familiare;
- sostenere e coordinare le attività del Progetto finalizzate a realizzare iniziative rivolte ai rappresentanti delle locali attività commerciali, alberghiere e della ristorazione;
- stimolare la creazione di servizi locali per i viaggiatori delle radici;
- supportare la campagna di comunicazione del passaporto delle radici italiane per poter fregiarsi del logo del progetto di promozione del turismo delle radici.
Comunicato ufficiale del Comune di Guardia Sanframondi