«Anche io sono sindaco di qualcosa …». Con queste parole Papa Francesco ha accolto i sindaci del Direttivo Anci in Vaticano per un’udienza privata. «Ancora una volta, con le sue parole sulla responsabilità di prendersi cura degli altri, ci ha restituito il senso di un lavoro quotidiano che cerchiamo di onorare al meglio ogni giorno nei nostri territori», dice il presidente Anci, Antonio Decaro. «Papa Francesco – sottolinea Decaro – ci ha esortato alla necessità dell’ascolto di chi è in difficoltà e alla capacità di immaginare città migliori. Al suo appello noi sindaci rispondiamo con la stessa forza e determinazione che ci è stata chiesta in questi anni in cui abbiamo dovuto far fronte alla paura e alle difficoltà della pandemia. Il suo esempio e il suo appello saranno per noi una guida morale e istituzionale nel lavoro che ci attende nei prossimi mesi per la ricostruzione fisica e sociale del nostro Paese».

Il Presidente di Anci Campania, Carlo Marino e il Segretario di Anci Campania, Aniello D’Auria, all’udienza con il Santo Padre

Il presidente nazionale di Anci, Antonio Decaro saluta il Papa a nome della nostra Associazione

Da sinistra Valeria Mancinelli, Leoluca Orlando, Roberto Pella e Roberto Gualtieri

Il Presidente Anci, Antonio Decaro, il presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco, la Segretaria Generale Veronica Nicotra, il sindaco di Milano, Beppe Sala

Al centro il Sindaco di Parma, Federico Pizzarotti e quello di Ercolano, Ciro Bonajuto

Il sindaco di Gragnano e Segretario di Anci Campania, Nello D’Auria, il sindaco di Caserta e Presidente di Anci Campania, Carlo Marino

L’omaggio del sindaco D’Auria a Papa Francesco

Il regalo di Anci al Pontefice, consegnato dal presidente del Consiglio nazionale, Enzo Bianco
L’INTERVENTO DI PAPA FRANCESCO – «Se penso al vostro lavoro mi rendo conto di quanto sia complesso. A momenti di consolazione si affiancano tante difficoltà. Da una parte, infatti, la vostra vicinanza alla gente è una grande opportunità per servire i cittadini, che vi vogliono bene per la vostra presenza in mezzo a loro. La vicinanza. Dall’altra parte, immagino che a volte sentiate la solitudine della responsabilità. Spesso la gente pensa che la democrazia si riduca a delegare col voto, dimenticando il principio della partecipazione, essenziale perché una città possa essere bene amministrata. Si pretende che i sindaci abbiano la soluzione a tutti i problemi! Ma questi – lo sappiamo – non si risolvono solo ricorrendo alle risorse finanziarie. Quanto è importante poter contare sulla presenza di reti solidali, che mettano a disposizione competenze per affrontarle! La pandemia ha fatto emergere tante fragilità, ma anche la generosità di volontari, vicini di casa, personale sanitario e amministratori che si sono spesi per alleviare le sofferenze e le solitudini di poveri e anziani. Questa rete di relazioni solidali è una
ricchezza che va custodita e rafforzata».
L’INTERVENTO INTEGRALE DEL SANTO PADRE

Comunicato ufficiale del Comune di Guardia Sanframondi